E ora parliamo un po’ di cibo!
Tutto sommato qui si mangia bene, anche se dopo una settimana ci sembra che il cibo sia un po’ sempre uguale. Noi però mangiamo nella mensa dei volontari, quindi il cibo proposto è molto occidentale: pasta, zuppe, riso, cous cous, omlette, patate…
Ma abbiamo già mangiato qual cosina di locale. Qui cresce un tubero molto simile alla patata come sapore, qui lo chiamano Ignam, è molto lungo e bianco, appena riesco ne faccio una foto.
Con l’ignam ci fanno le stesse cose che noi facciamo con le patate, quindi lo battono con dei bastoni fino a che non diventa tipo puré, oppure si può fare fritto, bollito, al forno…ma le patate sono più buone!!!!
Qui vendono anche le patate, ma vengono importate dal Burkina Faso, come tante verdure, tipo i pomodori. Nel nord del Benin dove stiamo noi ci sono solo due stagioni: quella delle piogge che dura 3-4 mesi e quella secca. Nel Burkina o nel sud del Benin, invece ci sono 2 stagioni delle piogge e 2 stagioni secche, quindi la terra è molto più fertile di qui.
Una cosa molto buona che ho assaggiato è il formaggio Peol. I Peol (non sono sicura che si scriva così) sono un popolo di pastori e loro fanno questo formaggio. Io l’ho provato fritto ed è molto, molto goloso.
Anche di frutta qui non ce n’è molta, gli ananas sono buonissimi, piccoli, piccoli ma dolcissimi, ma ci hanno detto che tra poco finisce la loro stagione, poi ci sono papaya e una specie di arancia che però non ho ancora assaggiata e ovviamente le banane piccole.
Qui tutti mi chiedono di fare la pizza (sono italiana no? Quindi dagli italiani si aspettano la pizza!), ma ho paura di fare una figuraccia, non so che lievito usano, poi fa caldissimo, quanto dovrà lievitare qui?
Boh, forse domani mi cimento! Vi farò sapere!
Tutto sommato qui si mangia bene, anche se dopo una settimana ci sembra che il cibo sia un po’ sempre uguale. Noi però mangiamo nella mensa dei volontari, quindi il cibo proposto è molto occidentale: pasta, zuppe, riso, cous cous, omlette, patate…
Ma abbiamo già mangiato qual cosina di locale. Qui cresce un tubero molto simile alla patata come sapore, qui lo chiamano Ignam, è molto lungo e bianco, appena riesco ne faccio una foto.
Con l’ignam ci fanno le stesse cose che noi facciamo con le patate, quindi lo battono con dei bastoni fino a che non diventa tipo puré, oppure si può fare fritto, bollito, al forno…ma le patate sono più buone!!!!
Qui vendono anche le patate, ma vengono importate dal Burkina Faso, come tante verdure, tipo i pomodori. Nel nord del Benin dove stiamo noi ci sono solo due stagioni: quella delle piogge che dura 3-4 mesi e quella secca. Nel Burkina o nel sud del Benin, invece ci sono 2 stagioni delle piogge e 2 stagioni secche, quindi la terra è molto più fertile di qui.
Una cosa molto buona che ho assaggiato è il formaggio Peol. I Peol (non sono sicura che si scriva così) sono un popolo di pastori e loro fanno questo formaggio. Io l’ho provato fritto ed è molto, molto goloso.
Anche di frutta qui non ce n’è molta, gli ananas sono buonissimi, piccoli, piccoli ma dolcissimi, ma ci hanno detto che tra poco finisce la loro stagione, poi ci sono papaya e una specie di arancia che però non ho ancora assaggiata e ovviamente le banane piccole.
Qui tutti mi chiedono di fare la pizza (sono italiana no? Quindi dagli italiani si aspettano la pizza!), ma ho paura di fare una figuraccia, non so che lievito usano, poi fa caldissimo, quanto dovrà lievitare qui?
Boh, forse domani mi cimento! Vi farò sapere!