Siamo tornati ormai da un paio di settimane, e pian pianino ci stiamo riabituando alla routine Milanese. Il sole e il cielo limpido che ci permettono di vedere dalla finestra (anche se lontanissime) la Grigna, la Grignetta e il Resegone sicuramente influisce positivamente sui nostri corpi e sulle nostre menti.
Purtroppo quando eravamo in Benin la connessione internet era pessima e mi sono accorta di aver pubblicato pochissimo su quest'esperienza, allora cercherò un po' alla volta di ricordare con foto e pensieri alcuni aspetti della "nostra" Africa.
Da dove cominciare? Boh! In realtà avrei sempre voluto fare un post sulle stoffe e sugli abiti locali e allora....via che si riparte!
I beninois sono un popolo che ama i colori (ma questo credo che si possa estendere a gran parte dei paesi Africani), sostengono che sulla loro pelle molto scura stiano bene gli abiti chiari e colorati, ma non quelli scuri che invece si addicono a noi bianchi.
In tutti i mercati si possono trovare bancarelle di stoffe di ogni colore, è poco diffuso il pret - a - porter mentre di norma si va al mercato a comperare la stoffa e poi la si porta al sarto che confeziona l'abito a richiesta.
I sarti sono numerosissimi in paese, credo che sia uno dei lavori più diffusi, con il rischio di non riuscire a guadagnare un gran che vista la concorrenza.
La prima volta che ho provato a comperare una stoffa sono rimasta confusa perché non venivano vendute al metro. Esiste un unità di misura che viene chiamata PAGNE. Il Pagne è la quantità di tessuto necessaria per cingerlo attorno alla vita e farne una gonna (2 m x 1,20 m circa) e da lì non si sgarra! Puoi comprare uno, due, tre pagne, ma non mezzo metro di stoffa.
Poco grave visto che il prezzo delle stoffe comuni era irrisorio rispetto a quanto costano qui!
Il Pagne è un tessuto estremamente versatile che viene usato per fare veramente di tutto. Chi se lo può permettere si fa confezionare i vestiti dal sarto, ma le donne spesso utilizzano il pagne fermato a modi pareo per coprirsi dalla vita in giù. Il pagne viene utilizzato per portare i bimbi sulla schiena e se si portano grossi carichi sulla testa viene avvolto e arrotolato e messo tra la testa e il carico per attutirne il peso.
In ospedale abbiamo viso i mille usi dei pagne. Essi vengono tagliati a pezzi e fungono anche da pannolini per i neonati, una volta che diventano vecchi vengono utilizzati anche come stracci. I malati invece delle lenzuola sul lettino dell'ospedale, avevano il loro pagne.
Anche i bambini lo usavano per vestirsi, spesso avevano abitini cuciti, ma altre volte lo legavano semplicemente al collo e fungeva da abito completo. Anche le donne (quelle in ospedale o quelle nei villaggi) lo portavano come abito completo semplicemente fissato al petto.
Ovviamente le mie valige erano piene di pagne! ho preparato tanti regalini per amici e parenti e qualche vestito, anche se intendermi col sarto è stata un po' un impresa!
Durante il mio soggiorno mi sono fatta diversi abiti africani e li usavo spesso, in quanto il cotone era veramente fresco e pratico da usare. Inoltre tutte le volte che mi vestivo così tutta la gente che mi incontrava mi ringraziava. Sì era proprio starno, ma mi diceva cose del tipo "grazie per esserti vestita come noi", si sentivano onorati, era un modo per comunicare loro che mi piaceva il loro modo di vestire.
Inutile dire che una volta arrivata a Milano, il colore più acceso che ho visto era il grigio...
ci era venuta una tristezza!!!! Ma ora che è uscito il sole...torneranno i colori dell'estate!
e io posso dire che queste stoffe sono meravigliose... Laura ha gentilmente pensato a me quanto era in Africa e non vi dico la meraviglia e la commozione quando ho ricevuto il pacchetto, che colore, che meraviglia!!1 ora tocca a te farci vedere cosa fare :-)))) buona domenica!!!
RispondiEliminaGrazie Ely! Sei tu che sei troooppo buona!
RispondiEliminasì sì tra un po' rimetterò in uso la macchina da cucire e qualche cosa mi inventerò!
ma anche tu ci potrai fare meraviglie! con le manine fatate che ti ritrovi!
Un bacio