Lilypie First Birthday tickers

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martedì 21 dicembre 2010

Tacchino Ripieno

La settimana di Natale è cominciata e con essa anche tutte le cene di festeggiamento con amici e colleghi.
Sabato sera per festeggiare il Natale con gli amici storici di Trenno, è stato pensato un menù senza primi, ma con solo antipasti e secondo...ma che secondo!
Il Ciccio mi ha chiesto di cucinare il tacchino ripieno! Quale occasione migliore per non cimentarsi in una ricettina simile!
Dopo aver girato nella blogsfera a destra e manca nella ricerca del ripieno perfetto, ho optato per un ripieno esclusivamente di carne, anche se a me sarebbe piaciuto molto l'agro-dolce con mele e castagne, ma ahimè non piace a tutti, quindi meglio non scontentare nessuno.
Il tacchino era un bestione di 5 kg ovviamente allevato in Cascina Campi, la cascina più bella di Milano (sì lo so, sono di parte, ma sposare un trennese fa questi effetti), che mi è stato dato spennato (per fortuna) e svuotato dalle interiora e senza testa. Purtroppo non era disossato e io non me la sono sentita di cimentarmi in quest'impresa! Quindi è stato riempito così, ma al momento del taglio abbiamo pagato le conseguenze di questa mossa! Il tacchino non si voleva lasciar tagliare!!! ossa ovunque, ci è voluto un super aiuto da parte di Nicolas per riuscire a tagliarlo!
Consiglio 1: fatelo disossare dal macellaio!!!!
Il risultato è stato ottimo per essere la prima volta che cucinavamo il tacchino, la carne era morbida, sarebbe stata ancora più buona se qualcuno non avesse buttato via per sbaglio il sughetto di cottura...
consiglio 2: Non buttate via il puccino!!!
Ma ora passiamo alla ricetta, rubata da una vecchia rivista di Cucina Moderna.

Ingredienti:

  • un tacchino di 5 kg circa
  • 500 g di polpa di vitello (o trita di vitello)
  • 250 g di lardo
  • 250 g di salsiccia
  • 300 g di petto di pollo
  • 200 g di prosciutto cotto
  • una bottiglia di vino bianco
  • due cucchiai di pistacchi non salati sgusciati
  • 100 g di grana grattugiato
  • 60 g di burro
  • 2 uova
  • salvia, rosmarino, aglio
  • olio extravergine di oliva
  • sale, pepe

Strofinate l'esterno del tacchino con un trito di rosmarino, salvia e aglio, sale e pepe, aiutatevi eventualmente con dell'olio di oliva. (La ricetta originale dice di fare questa operazione e poi di lasciare il tacchino in frigo per 2 ore...noi non le avevamo!)

Per il ripieno: tritare la polpa di vitello e il petto di pollo, spellare la salsiccia; tagliare il lardo e il prosciutto cotto a dadini regolari.

Mescolare tutti gli ingredienti preparati con i pistacchi, il grana e le uova, salare e pepare.

Io ho fatto riposare per una notte in frigorifero il ripieno, ma la ricetta non lo richiedeva.

Riempire il tacchino con il suo ripieno compattandolo bene. Armati di ago grosso e filo richiudere il cappone. Io ho usato il cotone da cucito un po' spesso e un ditale, perché la pelle non era sempre morbida.

Avvicinate le cosce con uno spago e se serve legate tutto il tacchino per tenerlo in forma (probabilmente questo passaggio serve soprattutto se è disossato, a noi è bastato legare le cosce).

Rosolate il tacchino da ogni parte in una casseruola unta di olio a fuoco vivo, girandolo senza pungerlo; poi trasferitelo in una placca da forno e spalmate il petto con i pezzetti di burro.

Coprire le ossa che sporgono dalle cosce con dell'alluminio per non farli bruciare.

Versare tre bicchieri di vino e cuocere il tacchino in forno già caldo a 180° per due ore circa.

Durante la cottura giratelo ogni tanto e bagnatelo con il suo fondo. Se ci si accorge che il fondo finisce aggiungere del brodo, altrimenti si secca e fa fumo.

Sfornate e tagliate il tacchino (auguri!) dando a ciascuno una parte di carne e una di ripieno, irrorate con il suo fondo.

Buon Appetito!

E grazie a tutti gli amici che hanno collaborato alla realizzazione del tacchino, a quelli che l'anno mangiato e a chi ha aiutato a rendere speciale questa bella serata!

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