Lilypie First Birthday tickers

Lilypie First Birthday tickers

lunedì 27 dicembre 2010

Buon Natale!


Un pochino in ritardo auguro a tutti di cuore un buon Natale!


Avrei voluto farlo prima, ma...il tempo prima delle feste scorre più veloce! Spero che tutti abbiate trascorso un felice e sereno Natale con le persone che più vi stanno a cuore e che la venuta di Gesù Bambino vi abbia ricolmato di quella felicità che nessun regalo può donare.


Buon Natale a tutti!




Lauretta

mercoledì 22 dicembre 2010

Involtini di peperoni in agrodolce

IL Natale evoca sempre tanti ricordi, anche quelli legati al palato e mai come l'anno scorso me ne sono resa conto.
Come molti sanno esattamente un anno fa mi trovavo in Benin insieme a Paolo in missione e il giorno di Natale è stato credo il più sconvolgente di tutti i sei mesi trascorsi lì, faceva caldo, niente pini, niente regali, niente lucine,niente di niente che ricordasse qualcosa dei nostri Natali ad eccezione della capanna con il Bambinello.
Il "pranzo di Natale" è terminato alle ore 13...ci hanno fatto una specie di pasta al forno e abbiamo festeggiato con un pandoro scaduto da circa un anno che aveva un retrogusto di arancia.
Uscita dal refettorio la prima cosa che ho detto a Paolo è stata: "mi mancano i peperoni del papà!"
Già a più di quaranta gradi al sole io volevo gli involtini di peperoni, quelli che insieme ai ravioli e agli strufoli, ho visto preparare nella cucina di casa fin da piccola solo per il giorno di Natale. Il papà li preparava (e ancora oggi li prepara) con cura e amore come se fosse un'arte, li fa tutti esattamente della stessa dimensione, alternati rossi e gialli...
Da bambina non mi piacevano, perché non amavo i peperoni, ma crescendo ho cominciato ad apprezzarli, anzi a fare a ruba con fratelli e parenti per accaparrarli.
Quest'anno ho deciso di cimentarmi anch'io! Devo recuperare il Natale passato!
In realtà ho scoperto che non sono difficili ne lunghi da preparare, tutto dipende dalla quantità!

con un kg di peperoni io ho fatto solo questa teglietta, mentre papà ne fa sempre almeno una decina e le distribuisce a tutti!






  • 1 kg di peperoni rossi e gialli
  • 4 filetti di acciuga sott'olio
  • 2 cucchiai di capperi
  • 2 cucchiai di pinoli
  • 2 cucchiai di uvetta
  • 2 fette di pan carrè
  • 2 manciate di prezzemolo
  • 1 spicchio d'aglio
  • origano
  • olio EVO
  • sale

Cuocere i peperoni al forno a 200° per 40 minuti (girarli a metà cottura in modo che non si brucino). Una volta tiepidi spellarli delicatamente, eliminare i semi e dividerli in falde.

Mettere a bagno l'uvetta in acqua tiepida e una volta tiepida tritare insieme nel tritatutto acciughe, capperi (strizzati se sott'aceto, lavati in abbondante acqua corrente se sotto sale), pinoli, uvetta, pan carrè, prezzemolo, origano e sale.

Strofinare una ciotola con l'aglio tagliato a metà e quindi mettervi il trito. Aggiungere olio per ammorbidire e mescolare.

Distribuire su ogni striscia di peperone un cucchiaino circa di composto e arrotolare. Se i peperoni sono lunghi con una striscia se ne possono fare due. distribuire i peperoni su una teglia unta sul fondo con un goccio d'olio.

Infornare a 200° per 15 minuti.

Possono essere preparati anche i giorni prima e tenuti in frigorifero ricoperti da pellicola trasparente. L'importante è servirli caldi o tiepidi, ma non freddi!



martedì 21 dicembre 2010

Tacchino Ripieno

La settimana di Natale è cominciata e con essa anche tutte le cene di festeggiamento con amici e colleghi.
Sabato sera per festeggiare il Natale con gli amici storici di Trenno, è stato pensato un menù senza primi, ma con solo antipasti e secondo...ma che secondo!
Il Ciccio mi ha chiesto di cucinare il tacchino ripieno! Quale occasione migliore per non cimentarsi in una ricettina simile!
Dopo aver girato nella blogsfera a destra e manca nella ricerca del ripieno perfetto, ho optato per un ripieno esclusivamente di carne, anche se a me sarebbe piaciuto molto l'agro-dolce con mele e castagne, ma ahimè non piace a tutti, quindi meglio non scontentare nessuno.
Il tacchino era un bestione di 5 kg ovviamente allevato in Cascina Campi, la cascina più bella di Milano (sì lo so, sono di parte, ma sposare un trennese fa questi effetti), che mi è stato dato spennato (per fortuna) e svuotato dalle interiora e senza testa. Purtroppo non era disossato e io non me la sono sentita di cimentarmi in quest'impresa! Quindi è stato riempito così, ma al momento del taglio abbiamo pagato le conseguenze di questa mossa! Il tacchino non si voleva lasciar tagliare!!! ossa ovunque, ci è voluto un super aiuto da parte di Nicolas per riuscire a tagliarlo!
Consiglio 1: fatelo disossare dal macellaio!!!!
Il risultato è stato ottimo per essere la prima volta che cucinavamo il tacchino, la carne era morbida, sarebbe stata ancora più buona se qualcuno non avesse buttato via per sbaglio il sughetto di cottura...
consiglio 2: Non buttate via il puccino!!!
Ma ora passiamo alla ricetta, rubata da una vecchia rivista di Cucina Moderna.

Ingredienti:

  • un tacchino di 5 kg circa
  • 500 g di polpa di vitello (o trita di vitello)
  • 250 g di lardo
  • 250 g di salsiccia
  • 300 g di petto di pollo
  • 200 g di prosciutto cotto
  • una bottiglia di vino bianco
  • due cucchiai di pistacchi non salati sgusciati
  • 100 g di grana grattugiato
  • 60 g di burro
  • 2 uova
  • salvia, rosmarino, aglio
  • olio extravergine di oliva
  • sale, pepe

Strofinate l'esterno del tacchino con un trito di rosmarino, salvia e aglio, sale e pepe, aiutatevi eventualmente con dell'olio di oliva. (La ricetta originale dice di fare questa operazione e poi di lasciare il tacchino in frigo per 2 ore...noi non le avevamo!)

Per il ripieno: tritare la polpa di vitello e il petto di pollo, spellare la salsiccia; tagliare il lardo e il prosciutto cotto a dadini regolari.

Mescolare tutti gli ingredienti preparati con i pistacchi, il grana e le uova, salare e pepare.

Io ho fatto riposare per una notte in frigorifero il ripieno, ma la ricetta non lo richiedeva.

Riempire il tacchino con il suo ripieno compattandolo bene. Armati di ago grosso e filo richiudere il cappone. Io ho usato il cotone da cucito un po' spesso e un ditale, perché la pelle non era sempre morbida.

Avvicinate le cosce con uno spago e se serve legate tutto il tacchino per tenerlo in forma (probabilmente questo passaggio serve soprattutto se è disossato, a noi è bastato legare le cosce).

Rosolate il tacchino da ogni parte in una casseruola unta di olio a fuoco vivo, girandolo senza pungerlo; poi trasferitelo in una placca da forno e spalmate il petto con i pezzetti di burro.

Coprire le ossa che sporgono dalle cosce con dell'alluminio per non farli bruciare.

Versare tre bicchieri di vino e cuocere il tacchino in forno già caldo a 180° per due ore circa.

Durante la cottura giratelo ogni tanto e bagnatelo con il suo fondo. Se ci si accorge che il fondo finisce aggiungere del brodo, altrimenti si secca e fa fumo.

Sfornate e tagliate il tacchino (auguri!) dando a ciascuno una parte di carne e una di ripieno, irrorate con il suo fondo.

Buon Appetito!

E grazie a tutti gli amici che hanno collaborato alla realizzazione del tacchino, a quelli che l'anno mangiato e a chi ha aiutato a rendere speciale questa bella serata!

lunedì 13 dicembre 2010

PIZZOCCHERI

Bello eh?! Questo è lo splendido panorama che mi trovo davanti agli occhi quando apro la finestra della nostra piccola baita in montagna. Abbiamo approfittato del ponte di S. Ambrogio per scappare dalla piovosa Milano e rifugiarci nel nostro piccolo angolo di natura.
La baita è raggiungibile in inverno solo con la funivia e un tratto di strada a piedi (non ancora bene quantificato c'è chi dice che bastino 15 minuti, ma l'ultima volta carichi com'eravamo ci abbiamo messo quasi un ora!) e poi si rimane isolati in un pesino che sembra fuori dal tempo.
Abbiamo passato tre giorni mangiano, giocando, sciando e stando in compagnia di ottimi amici!
Ogni volta queste vacanze si trasformano in gare enogastronomiche, questa volta abbiamo deciso di sfamare i nostri sciatori con un bel piatto di Pizzoccheri!
Il risultato è stato che qualcuno non è più riuscito a rialzarsi da tavola, solo i più impavidi si sono goduti le piste fino al tramonto del sole!




Pizzoccheri per 5/6 persone

  • 500 g di pizzoccheri
  • 300g patate
  • 250 g burro
  • 300 g di verze (oppure un misto di verze, coste, spinaci)
  • 300 g formaggio bitto o fontina
  • 150 g di grana
  • 2 spicchi di aglio o salvia

Mettere sul fuoco un pentolone pieno d'acqua che sia sufficientemente capiente per contenere tutti gli ingredienti.

Salare la pasta e quando bolle immergervi per prime le patate tagliate a cubetti grossolani. Dopo una decina di minuti, aggiungere le verze tagliate a listarelle e quasi subito la pasta che necessita di una cottura di 10 minuti circa.

A questo punto sciogliere in una padella il burro con la salvia o l'aglio (a seconda dei gusti).

Scolare il tutto e in una pirofila cominciare a versare metà della pasta, cospargere il tutto con il formaggio tagliato a dadini e con il grana grattuggiato, quindi ricoprire con metà del burro fuso. Poi aggiungere la pasta rimanente e ricoprire di nuovo con bitto, grana e burro.

Lasciare riposare un minuto, quindi mescolare il tutto, vedrete che il formaggio sarà filante e....è la fine del mondo!!!!

mercoledì 1 dicembre 2010

Fettuccine al Salmone

Finalmente sono tornata in cucina! Eh già perchè con l'arrivo del Natale mi sono data alla preparazione dei regali home-made e il tavolo della cucina è perennemente invasa da macchina da cucire e pennelli. Peccato non poter postare tutto subito!
Ieri sera ho fatto questa ricetta veloce, ma veramente squisita, a prima vista può sembrare una semplice pasta alla panna e salmone, ma assolutamente NO!
Certo quegli ingredienti ci sono, ma non sono gli unici e la combinazione di sapori la rende proprio particolare...provate!
Grande importanza ha lo scalogno! Non sostituitelo con la cipolla semplice, perchè il risultato non sarà lo stesso (ho già provato fidatevi!).
Ho intitolato il post "Fettuccine" perchè questa è la pasta per eccellenza che si abbina a questo sughetto, ma in mancanza di queste ho usato le penne rigate, buone comunque, ma le fettuccine le preferisco!

Per 4 persone

  • 250 g di fettuccine
  • 100 g di salmone
  • 100 g di panna da cucina
  • 50 g di burro
  • 2 scalogni
  • 1/2 dado
  • vino bianco/cognac

Mettere a bollire l'acqua per la pasta, nel frattempo affettare gli scalogni e farli appassire nel burro in una capiente pentola. Quindi aggiungere 5 cucchiai di vino bianco e 1 di Cognac e lasciare evaporare un pochino.

Aggiungere il mezzo dado e la panna, quindi il salmone tagliato a listarelle e lasciare cuocere per alcuni minuti. Il sughetto non si deve restringere troppo, nè deve bollire.

Cuocere le fettuccine, scolarle e unirle alla salsa, mescolare e servire subito!